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In caso di decesso

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Cosa fare in caso di decesso

I principali adempimenti da assolvere quando si verifica il decesso di un congiunto, dal momento della morte alla fase immediatamente successiva al funerale, cambiano a seconda del luogo in cui è avvenuto il decesso.

Distinguiamo i seguenti casi:

    • Decesso in abitazione
    • Decesso in struttura sanitaria (ospedale, casa di cura, ecc.)
    • Decesso in luogo pubblico

Abitazione privata

Se il decesso del congiunto si verifica in casa, la prima cosa da fare è contattare il medico curante (in mancanza ci si rivolge al medico del 118) il quale accerterà le cause di morte e si occuperà di compilare i documenti necessari (dichiarazione di morte, certificato medico e scheda Istat).

Entro le successive 24 ore, occorre notificare l’avvenuto decesso all’Ufficiale di stato civile del Comune inviando i documenti prodotti dal medico e i dati anagrafici del defunto.

Struttura sanitaria ospedaliera di cura

Se la scomparsa avviene all’interno di una struttura pubblica, i certificati saranno redatti dalla Direzione sanitaria della struttura e, successivamente, inviati sempre al Comune competente per le denunce di morte.

Luogo pubblico

In caso di decesso in luogo pubblico, è richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e del medico che, a seguito della loro analisi e preventiva autorizzazione del magistrato di turno, potranno permettere il trasferimento della salma al luogo indicato.

Di competenza delle Imprese Funebri

Per ciascuna delle eventualità descritte sopra, le imprese funebri vengono incaricate del compito di gestire tutte le procedure necessarie previste dalla Legge italiana.

La fase successiva all’espletamento delle pratiche burocratiche di denuncia di morte è quella relativa all’organizzazione della cerimonia funebre.

Il funerale non potrà essere celebrato prima che siano trascorse 24 ore dal decesso.

Con la comunicazione del decesso, di competenza dell’impresa funebre, è possibile ottenere dal Comune il rilascio dei certificati di morte, utili per sbrigare le pratiche relative ai contratti intestati alla persona deceduta.

Di competenza dei familiari

Se è presente un testamento, è necessario che si proceda alla sua pubblicazione con il supporto di un notaio affinché possa risultare efficace nei confronti degli eredi.

Tra gli adempimenti successivi ed entro un anno dalla scomparsa del congiunto, si segnala la necessità di presentare all’Agenzia delle entrate apposita dichiarazione di successione il cui ruolo è informare il fisco del passaggio del patrimonio dal defunto agli eredi.

Le incombenze burocratiche

Ecco in dettaglio quali sono le incombenze burocratiche a carico dei familiari della persona scomparsa:

Pensione INPS

La comunicazione di constatazione del decesso spetta al medico necroscopo, il quale invia online il certificato all’Istituto di previdenza; tale comunicazione serve a trasferire la pensione in capo all’erede (pensione di reversibilità) o ad attribuire una pensione all’erede nel caso in cui il deceduto aveva semplicemente maturato il diritto alla pensione per via dei contributi versati (pensione indiretta).

Successione e testamento

La dichiarazione di successione va presentata nel caso in cui nell’eredità vi siano beni immobili che si trovino sul territorio italiano o diritti reali immobiliari sugli stessi.
La presentazione della dichiarazione deve avvenire entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che, normalmente, coincide con la data del decesso.
Prima di presentare tale dichiarazione, occorre verificare se esiste o meno un testamento.
È possibile infatti che quando era ancora in vita la persona possa aver deciso per una ripartizione del patrimonio diversa da quella stabilita dalla legge (successine legittima), magari per favorire un parente o per beneficiare un ente di pubblica utilità.
Tuttavia, la legge italiana tutela i congiunti più stretti (legittimari), i quali hanno sempre diritto ad una quota di eredità. Se non ci sono legittimari, chiunque può disporre liberamente dei propri beni con il testamento.
Il procedimento di successione si conclude con l’accettazione che trasforma il chiamato all’eredità in erede vero e proprio (accettazione che può essere espressa anche tacitamente compiendo atti che presuppongono la propria volontà di accettare).

Tuttavia, prima di accettare tacitamente o espressamente, sarebbe opportuno acquisire informazioni sulla situazione economica e finanziaria della persona defunta e, qualora il quadro non sia chiaro, potrebbe rendersi necessario accettare con beneficio d’inventario.

Nel caso invece emerga una situazione debitoria, si può dichiarare di rinunciare all’eredità.

Utenze

La cessazione o la voltura delle utenze (telefono, acqua, luce, gas) è un’incombenza che ricade sugli eredi.
È sufficiente chiamare o scrivere a ciascun fornitore attingendo alle informazioni riportate su ciascuna bolletta.
Se si intende cessare le forniture, si ricorre alla richiesta di disdetta, in alternativa si può decidere per il subentro o la voltura.

Tassa sui rifiuti

Per cancellare la persona defunta dal ruolo dei contribuenti Tari, è necessario che l’erede presenti all’ufficio tributi del Comune una dichiarazione di cessazione ed essere così esentati dal pagamento della tassa.
Tale dichiarazione non può essere presentata se l’abitazione del defunto, pur non essendo effettivamente occupata, risulti predisposta all’uso, ossia disponga degli arredi e delle utenze.

Banca e Poste

Gli eredi devono prontamente informare gli istituti della circostanza del decesso producendo una copia del certificato di morte; dopo la comunicazione, la banca e/o poste provvedono al “congelamento” di tutti i rapporti in essere.
Non sarà più consentita alcuna operazione, almeno fino a quando non saranno noti i nominativi di tutti gli eredi e non sarà presentata una copia della dichiarazione di successione.

Automobile

Chi eredita un veicolo deve autenticare la propria firma sull’atto di accettazione dell’eredità, che può essere un atto pubblico o una scrittura privata con firma autenticata.
Entro 60 gg dall’autentica, l’erede deve registrare l’atto all’ufficio provinciale dell’ACI-Pubblica Registro Automobilistico (PRA), il quale rilascerà il certificato di proprietà digitale.
Infine, l’erede deve richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione rivolgendosi all’ufficio della Motorizzazione Civile.

Rc auto

Anche nel caso dell’assicurazione auto occorre comunicare il decesso del contraente alla compagnia assicurativa, la quale provvederà immediatamente a cessare il contratto.

Armi da fuoco

L’erede deve presentare immediatamente denuncia alla Questura o alla stazione Carabinieri.
Deve anche decidere se conservare l’arma (se in possesso di una licenza di porto d’armi o richiedere uno specifico Nulla osta) o cederla ad altri.

Dichiarazione dei redditi

L’erede deve preoccuparsi di presentare, per conto della persona defunta, la dichiarazione dei redditi percepiti durante l’anno in cui è avvenuta la morte.

L’erede che ha sostenuto le spese funebri può riportare, nella sua dichiarazione dei redditi, una detrazione d’imposta nella misura del 19% calcolata sulla spesa massima di € 1.549,37.

Dunque la detrazione massima è di € 294,38.


Possono godere della detrazione fiscale il coniuge (anche separato), i figli legittimi o adottivi, i nipoti diretti, i genitori, i generi, le nuore, i fratelli, le sorelle, il suocero, la suocera, i nonni, le nonne.

Se le spese sono state sostenute da più di un erede, la detrazione sarà calcolata pro quota con una dichiarazione di ripartizione delle spese.

Documenti personali

L’erede non è tenuto alla restituzione del documento d’identità, del passaporto o patente di guida del defunto.
Tuttavia, se essi risultano smarriti, l’erede è tenuto ad effettuarne denuncia alle autorità competenti.

Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici,
e tu non crederesti mai che di notte gli alberi
camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c’è un violino d’amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l’ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire.

– Alda Merini

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